La quotidianità che si fa immagine: Marianne Halberg
Nei lavori di Marianne Halberg c'è qualcosa che mi affascina.
Forse l'essenzialità, il gioco monocromatico del blu che disegna il bianco, oppure, meglio, la capacità di trasformare il quotidiano in un'immagine. Sul muro, fissati ma non statici, troviamo un accappatoio, una sedia, dei sandali, una finestra aperta, una scala. E, gran finale, gli oggetti che si nascondono nella lunga serie di mattonelle decorative della cucina.
Forse l'essenzialità, il gioco monocromatico del blu che disegna il bianco, oppure, meglio, la capacità di trasformare il quotidiano in un'immagine. Sul muro, fissati ma non statici, troviamo un accappatoio, una sedia, dei sandali, una finestra aperta, una scala. E, gran finale, gli oggetti che si nascondono nella lunga serie di mattonelle decorative della cucina.